Anche la fauna ha un?anima
Gli animali sono esseri ?senzienti?. Una rivoluzione in Italia se passasse in Parlamento la modifica all?articolo 9 della Costituzione, approvata dalla commissione Affari costituzionale della Camera. La modifica recita così: «La Repubblica riconosce l?ambiente, i suoi ecosistemi, le sue biodiversità, valori primari per la salvaguardia e lo sviluppo della qualità di vita; garantisce la loro protezione e ne promuove il rispetto, sulla base dei principi di reversibilità, precauzione e responsabilità, anche nell?interesse delle future generazioni; tutela le esigenze, in materia di benessere, degli animali in quanto esseri senzienti».
Solo detta così è una rivoluzione. L?iter parlamentare, proprio perché è una modifica del testo costituzionale, sarà lungo. Ma non importa. In Italia, solo per il fatto che i legislatori, con voto trasversale, se ne sono occupati è un fatto culturale di straordinaria importanza. Insomma anche gli animali, proprio perché esseri senzienti, cioè capaci di provare dolore e piacere, avere dei sentimenti, potranno essere tutelati dalla Costituzione e avranno dei diritti e dei doveri. Evviva.
Italia promossa in sostenibilità
Le aziende italiane nel 2003 sono diventate più sostenibili, più etiche, più rispettose dell?ambiente. Finalmente una buona notizia. E a darcela è il Dow Jones Sustainability Index (Djsi), il primo indice azionario globale di sostenibilità introdotto nei mercati finanziari nel 99. Nel 2003, le aziende nostrane hanno ridotto il consumo di energia e di acqua, le emissioni di gas nell?atmosfera e la produzione di rifiuti. La loro performance ambientale ha consentito di assegnare alle imprese italiane un punteggio di 23 su 100, contro i 18 su 100 dell?anno precedente. Nel 2002 le risposte date alle domande: «Quanto siete attenti ai problemi dell?ambiente?», «Quanto di frequente analizzate i dati sull?inquinamento prodotto?», avevano fruttato alle aziende italiane 42 punti contro i 58 della media europea. Nel 2003 il punteggio è salito fino ad arrivare a 50 contro i 62 punti medi dell?Europa.
Ma c?è anche una cattiva notizia. Imprese promosse ma non a pieni voti. L?Italia ha ottenuto un punteggio di 23, la media europea è di 35. Ma, intanto, la consapevolezza ambientale cresce e questa è davvero una buona notizia.
Nella City calano traffico e smog
Ingorghi del traffico diminuiti del 36%. E, come conseguenza, abbattimento dell?inquinamento cittadino. Questi sono i risultati, a un anno di distanza dall?introduzione a Londra, del pedaggio per accedere con l?auto nel centro cittadino, un?area di 21 chilometri quadrati. Un risultato incoraggiante a fronte di una tassa di poco più di 7 euro. Un pendolare su tre ha lasciato, nell?ultimo anno, l?auto a casa.
Ma a Londra i mezzi pubblici funzionano meglio che dalle nostre parti. Ora anche Venezia si appresta a introdurre una tassa simile: 10 euro. Chi attraverserà gli otto chilometri del ponte della Libertà, che unisce la terraferma alla città, per accedere ai parcheggi di piazzale Roma e del Tronchetto, potrebbe essere costretto ad acquistare un lasciapassare dal costo di 10 euro e valido per un mese. La tassa potrebbe essere introdotta, se la giunta comunale la approverà, l?1 aprile. Sarà un pesce d?aprile?
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